mercoledì 18 aprile 2012

Terremoti e Vulcani preoccupano gli scienziati

La Terra trema troppo e rischia il collasso?
“Qualcosa non va! Ci sono terremoti troppi forti “questo è quanto afferma un sismologo romeno molto famoso, Gheorghe Marmureanu, che trova l’ultimo terremoto indonesiano molto insolito.La serie di scosse (8.6 e 8.2 sulla scala Richter) che hanno scosso l’Indonesia in questi giorni e altri tre terremoti Poche ore dopo, nel Messico (7, 6.9 e 6.2 sulla scala Richter). Poi altri due terremoti minori si sono verificati in Romania – magnitudo 3.5 sotto il ripiano del Mar Nero e magnitudine 3,5 a Vrancea.“Un evento straordinario che non può essere spiegato dalla scienza”Secondo Marmureanu, non vi è alcuna relazione tra i terremoti che hanno scosso il pianeta negli ultimi giorni, ma quello che è successo in Indonesia è arrivato in maniera imprevista, non può essere spiegato dalla scienza. “Le statistiche mostrano che, in questa regione dell’Asia, c’è un grande terremoto ogni 500 anni, circa. Tuttavia, dal 2004, ci sono stati già tre terremoti con magnitudo superiore a 8, e questo è fuori dalle statistiche sismologiche.
E' IN ATTO UN TERREMOTO GLOBALE
Un disturbo sismico globale viene registrato dalla rete di monitoraggio dell'USGS, l'istituto di sorveglianza geologica degli Stati Uniti, il pianeta nelle ultime 24 ore e' stato investito da uno sciame di potenti terremoti che hanno colpito a macchia di leopardo lungo le maggiori linee di faglia della Terra.I geologi ammettono di essere sconcertati dallo slittamento delle faglie avvenute nel fondale marino di Sumatra, uno spostamento laterale che ha scatenato l'imponente sisma di magnitudo 8, 9 che ha procurato un effetto domino che si sta riverberando ancora in questo momento.Le zone a maggiore rischio sismico devono stare in allerta! in particolare lungo le coste del Messico, California, Giappone, Cile, Peru', Nuova Zelanda, Indonesia.

Terremoti: si pensa al Big One
Terremoti in Messico ed in Malesia, nuovi pericoli di tsunami. E intanto in Giappone la terra continua a tremare con scosse di “assestamento” del sesto grado della scala Richter ed oltre.
Tutti pensiamo subito al “Big One” scientificamente previsto da tempo ed abbiamo paura.
La crosta terrestre, pur se costituita da rocce molto dure, è formata dall’unione di numerose “zolle”, ognuna vasta quanto un continente, separate tra loro e con la possibilità di scorrere lentamente le une verso le altre. Ciò a causa delle enormi quantità di energia generate dalla forza centrifuga, dovuta al movimento di rotazione della Terra stessa ed alle reazioni chimiche che avvengono nel nucleo terrestre, che si trova in uno stato fluido a causa della sua altissima temperature, dell’ordine di qualche migliaio di gradi. Le zone che separano una zolla dall’altra, sono soggette a delle “faglie”, ossia delle linee di frattura in cui le due zolle adiacenti scorrono orizzontalmente o tendono a sovrapporsi una sull’altra.

La più nota tra queste faglie è quella detta di “Sant’Andrea”, che si estende per oltre 1300 km attraverso la California, tra la placca nordamericana e la placca pacifica. Essa è famosa per i devastanti terremoti che si sono verificati nelle sue immediate vicinanze. Ne sono esempi recenti il terremoto di Fort Tejon (poco a nord di Los Angeles) nel 1857, di magnitudo 8, e il terremoto di San Francisco, nel 1906, di magnitudo 8,3.
La faglia fu individuata per la prima volta nel 1895 da Andrew Lawson, professore di Geologia dell’Università di Berkeley, che la chiamò così perché partiva da un piccolo lago, la Laguna de San Andreas, situato su una valle formata proprio dalla faglia a sud di San Francisco. Dopo il terremoto di San Francisco, Lawson scoprì anche che la faglia di Sant’Andrea è tesa in particolare nella California meridionale.
Questo terremoto potrebbe scatenarsi come conseguenza dell’elevato accumulo di energia nella faglia e determinerebbe il distacco dalla terraferma di una enorme striscia di territorio che inizia con la penisola di California, continua sul “Salton Sea”, passa a ridosso della vasta area metropolitana di Los Angeles, attraversa la cittadina di Parkfield, che è uno dei luoghi più monitorati per lo studio dei terremoti e si conclude nella baia di San Francisco. Nella evenienza in cui si verificasse questo terremoto, entrambi queste due metropoli sarebbero messe in forte pericolo dal Big One.
VULCANI IRREQUIETI
Popocatépetl, il vulcano che svetta come una sentinella ai margini sud-est della capitale del Messico, si è risvegliato ancora una volta, registrando nelle sole ultime 24 ore 14 esalazioni accompagnate da emissioni di vapore acqueo e gas, secondo il Centro Nazionale per la prevenzione dei disastri (Cenapred).
Anche i vulcani del Costa Rica nel frattempo stanno dando segni di aumento delle attività.
Il vulcano attivo più settentrionale della Russia sta sfornando ceneri fino ad un'altezza di 9.500 metri nell'Estremo Oriente del Kamchatka. Il vulcano Shiveluch, alto 3283 metri.
Una nuova fase eruttiva, la sesta dall’inizio dell’anno, è in corso sull’Etna con l’emissione, dal nuovo cratere di Sud-Est, di fontane di lava e cenere.
Le autorità colombiane hanno dichiarato un allarme rosso nelle aree del vulcano Nevado del Ruiz, neLa preoccupazione in Colombia per lo stato del vulcano Nevado del Ruiz in Colombia sembra stia continuando a crescere. INGEOMINAS, istituto geologico colombiano, ha pubblicato un "bollettino speciale" elevando lo stato di allerta al Nevado del Ruiz al livello arancio lla Colombia
centrale, in seguito alle crescenti preoccupazioni di un'eruzione imminente.
Il Vulcano Batu Tara nel Mar di Sunda, al largo dell'isola di Flores in Indonesia, ha avuto un eruzione di cenere più grande del solito negli ultimi giorni, che ha innescato un allarme presso il VL'Ufficio Nazionale di Emergenza del Cile ha dichiarato l’allarme giallo per le comunità vicine al vulcano Llaima, a causa di un graduale aumento della sismicità del massiccio negli ultimi 15 giorni. "E' una pentola a pressione", ha descritto ieri il governatore della provincia cilena di Cautín.AAC di Darwin.
Un notevole aumento dell'attività sismica a Soufriere Hills ha portato alla chiusura della zona Zona C nei pressi del vulcano Montserrat nei Caraibi.
Presso il vulcano Sakurajima nel sud di Kyushu, in Giappone, stanno avvenendo grandi insolite eruzioni. Nei giorni scorsi, diverse esplosioni vulcaniane hanno espulso grandi quantità di bombe laL’osservatorio per il monitoraggio per il rischio vulcanico dell’Alaska ha sollevato il livello di allerta del vulcano Iliamna (3053 m s.l.m.), a sud-ovest di Anchorage, dopo un aumento sostenuto dell’attività sismica nel corso degli ultimi tre mesi.viche, alcuni di 50 cm di diametro, lanciate fino a 2 km di distanza.
Il VAAC di Washington ha riferito la presenza di una colonna di cenere prodotta dal vulcano Agrigan, presso le Isole Marianne.
Il Monte Kanlaon, un vulcano attivo delle Filippine, è stato dichiarato temporaneamente chiuso agli alpinisti, dopo che delle grandi crepe causate dal violento terremoto di lunedì, di magnitudo 6,9, sono state osservate presso il cratere e sulle superfici adiacenti al vulcano.
Il vulcano Tungurahua è esploso di nuovo, causando problemi nell’ambiente circostante, in Ecuador.
Questi son soltanto alcuni degli ultimi avvenimenti di una lista infinita.

Shivio

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