Uno strano triangolo nero apparso sulla superficie solare qualche giorno fa ha già fatto gridare “all'Ufo!”. Ma lungi dall'ipotizzare una visita aliena, la particolare forma avvistata davanti alla nostra stella altro non era che un effetto della tempesta geomagnetica che nei giorni scorsi ha imperversato all'interno del nostro sistema solare.
A fornire il punto di vista scientifico sulla vicenda è stato Mauro Messerotti dell’Istututo Nazionale di Astrofisica secondo cui “l’immagine dello Space Weather Prediction Center (SWPC) della NOAA mostra la distribuzione dell’emissione a raggi X del plasma della corona solare osservata dal telescopio del satellite GOES-15”.
Niente fantascienza, solo scienza. Secondo l'esperto, le zone più chiare sono quelle ad alta emissività, ossia le regioni attive dove “i campi magnetici hanno configurazioni chiuse a forma di cappio che si riconnettono e danno origine ai brillamenti solari, cioè rilasci localizzati di enormi quantità di energia”.
Di conseguenza, le zone più scure sarebbero quelle caratterizzate da bassa emissività, chiamate buchi coronali “da cui si estendono nello spazio interplanetario linee di forza aperte del campo magnetico e flussi di vento solare veloce”. E a dare la particolare forma triangolare è stata proprio la configurazione dei campi magnetici delle regioni circostanti. Secondo l'esperto, si tratta di un fenomeno “assolutamente fisiologico” reso però attraente dall’interpretazione che ne fa il nostro cervello, che tende ad associare ogni forma all'interno di uno schema già noto.
La forma triangolare dunque sarebbe connessa all'eruzione solare e alla tempesta geomagnetica in atto in questi giorni. A loro volta, questi fenomeno sono legati al ciclo solare, che si sta avvicinando al suo massimo: “Ci stavamo preoccupando per il prolungato periodo di inattività ed ora ci preoccupiamo se ci sembra di vedere qualcosa di strano, ma il fatto è che ci solletica il catastrofismo” è stata la spiegazione di Messerotti.
Il massimo solare è previsto per la fine del 2013. Fino ad allora, probabilmente, assisteremo a numerosi spettacoli.
Nessun commento:
Posta un commento